mercoledì 4 agosto 2010

Dove finisce lo scuro Coppa

Alla fine sono andato a vedere dove finisce lo scuro Coppa.
Lasciato Casteggio con il suo carico rugginoso di liquami, il torrente prosegue attraverso la pianura inanellando una serie di pigri meandri.


Quando arriva a Bressana le sue acque – se possibile ancora più nere – scorrono lungo una muraglia di cemento che dà al torrente un aspetto irreale: era un corso d'acqua ora forse è una cloaca, un bacino di carenaggio abbandonato, una diga che contiene lo scolo di una discarica in via di putrefazione.
Poi il Coppa si inoltra di nuovo nella campagna. La sua fine è vicina. Per ritrovare il suo corso verso la foce si segue la direzione per Rea, percorrendo un viale un tempo contornato da due filari di altissimi pioppi. Poi si imbocca una  strada bianca: da una lato campi di mais e stoppie di grano, dall'altro una vasta piantagione di noci: file e file regolari di piante già cariche di frutti racchiusi nei loro verdi malli.


Si prosegue lungo un basso argine e si arriva a un vecchio ponte a due arcate. Ecco di nuovo il Coppa. Qualche decina di metri più avanti il torrente sfocia nel Po, confondendo il suo corso nerastro nelle grige acque del fiume.

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